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PENSIONE AI SORDI

La pensione ai sordi è una prestazione economica rilasciata, su domanda, alle persone a cui è stata riconosciuta una sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva (cioè fino al compimento del dodicesimo anno di età), che abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato. La prestazione non spetta se la sordità è di natura esclusivamente psichica o dipende da causa di guerra, lavoro o servizio. La pensione è concessa a chi è stato riconosciuto sordo dalla competente Commissione medica, ha un’età compresa tra i 18 e i 67 anni ed è in possesso dei requisiti economici previsti dalla legge.

Decorrenza e durata

La pensione viene corrisposta per 13 mensilità, a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Quanto spetta

La pensione è erogata entro limiti di reddito personale stabiliti ogni anno (per il 2024 il limite è di 19.461,12 euro) e anche in caso di ricovero in un istituto pubblico che provvede al sostentamento del sordo.

La pensione è pagata per 13 mensilità. Per il 2024 l’importo è di 333,33 euro. Il primo pagamento considera i redditi presunti dichiarati dell’anno in corso. Per gli anni successivi per le pensioni si considerano i redditi percepiti nell’anno solare di riferimento mentre per le altre tipologie di reddito si considerano gli importi percepiti negli anni precedenti.

La pensione, in condizioni particolari di reddito, viene incrementata di un importo mensile stabilito dalla legge (maggiorazione).

Al compimento dell’età per il diritto all’assegno sociale, la pensione si trasforma in assegno sociale sostitutivo.

Requisiti

 Hanno diritto alla pensione i sordi che soddisfano i seguenti requisiti sanitari e amministrativi:

  • età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • sordità congenita o acquisita durante la crescita (fino a 12 anni) con ipoacusia (pari o superiore a 75 decibel di Hearing Threshold Level di media tra le frequenze 500, 1000, 2000 Hz nell’orecchio migliore) che rende o ha reso difficile l’apprendimento del linguaggio parlato;
  • stato di bisogno economico;
  • cittadinanza italiana;
  • per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
  • per i cittadini extracomunitari: soggiorno legale nel territorio dello Stato e permesso di soggiorno di almeno un anno ex art. 41, T.U. Immigrazione;
  • residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

La pensione è compatibile con tutte le prestazioni erogate a titolo di invalidità di guerra, di lavoro o di servizio, purché sia stata riconosciuta per una menomazione diversa, non riconducibile a quella che ha generato la pensione di guerra, lavoro o servizio.

È inoltre compatibile con pensioni dirette di invalidità erogate dall’Assicurazione Generale Obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti, dalle gestioni pensionistiche per i lavoratori autonomi o da ogni altra pensione obbligatoria per i lavoratori dipendenti.

Quando fare domanda

Per ottenere la prestazione l’interessato deve anzitutto recarsi da un medico certificatore e chiedere il rilascio del certificato medico introduttivo e della relativa ricevuta completa del codice univoco. Il codice deve essere inserito nella domanda di Accertamento sanitario che deve essere inoltrata attraverso il servizio “Invalidità civile – Procedure per l’accertamento del requisito sanitario (Verifiche Ordinarie InvCiv 2010)“.

Nella domanda devono essere indicati anche i dati socio-economici e reddituali necessari per la liquidazione della prestazione, se dovuta.

Una volta effettuata la visita presso la competente Commissione medico-legale, l’iter di riconoscimento si conclude con l’invio da parte dell’INPS del verbale di invalidità civile tramite raccomandata A/R o all’indirizzo PEC, se fornito dall’utente, e resta disponibile nel servizio Cassetta postale online.

Come fare domanda

La domanda può essere presentata direttamente online all’INPS attraverso il servizio dedicato, utilizzando le proprie credenziali, oppure tramite un ente di Patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).